Progetto ConTeSto a Genova: Cinema e Scuola

Mercoledì 22 febbraio, presso il Centro Civico Buranello di Genova Sampierdarena, il presidente del C.G.S. Club Amici del Cinema Giancarlo Giraud e il referente locale del progetto Juri Saitta hanno raccontato le attività locali del progetto “Con-Te-Sto” – Contrastare la povertà educativa minorile ai tempi del Covid, promosso da Salesiani per il Sociale APS in partenariato con “Cinecircoli Giovanili Socioculturali APS” e “Turismo Giovanile e Sociale APS”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con i fondi ex Avviso 2/2020, in un incontro intitolato “Cinema e scuola”, alla presenza del pubblico e del vicepreside della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Don Bosco. L’incontro si è concluso con un omaggio a Jean Vigo e al suo capolavoro Zero in condotta, celebre mediometraggio sulla scuola come microcosmo che rispecchia la società.

L’incontro è giunto a conclusione di una serie di attività che si sono sviluppate nel corso dei mesi precedenti: nella primavera e nell’estate del 2022 sono state organizzate delle proiezioni in sala con alcuni minori di istituti scolastici e associazioni del territorio, mentre in autunno è stato realizzato un laboratorio di sei incontri pomeridiani con un gruppo di studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Don Bosco di Genova Sampierdarena. Le proiezioni sono state molto partecipate e hanno coinvolto i minori presenti, come dimostrano i diversi commenti durante il film e gli applausi finali al termine dell’opera. Se le introduzioni e le schede hanno evidenziato come il cinema possa essere per i ragazzi un momento didattico e culturale, la partecipazione emotiva degli utenti ha fatto emergere ancora una volta come la settima arte sia un veicolo potenzialmente molto forte di convivialità e socialità.

La seconda fase del progetto ha coinvolto quindici minori dell’Istituto Don Bosco e ha previsto due proiezioni presso il Cinema Don Bosco e quattro incontri di approfondimento sui film visti presso un’aula della scuola. In questo contesto, si è avuta l’occasione di approfondire i titoli proposti sia dal punto di vista tematico sia da quello formale, riuscendo quindi ad affrontare alcuni elementi di base del linguaggio audiovisivo, come la fotografia, la colonna sonora, la scala dei piani, eccetera. Al termine delle proiezioni, sono stati fatti compilare agli studenti dei questionari con domande chiuse e aperte suddivisi all’incirca in tre parti: gradimento dell’opera, riflessione sulla storia e sui contenuti, riflessione sugli elementi estetici e formali.

Gli incontri tenuti a scuola hanno compreso sia un momento didattico con la lettura dei risultati del questionario, la discussione sul film e un riepilogo di quanto emerso tramite la compilazione di uno o due cartelloni sia una parte più ludica di scrittura creativa in cui i minori, divisi in gruppi, hanno elaborato un finale alternativo e/o hanno riscritto la stessa storia dal punto di vista di un personaggio secondario. Gli appuntamenti a scuola si sono conclusi con l’attività maggiormente legata al workshop “Il cassetto dei ricordi”, dove si è cercato di far associare ai ragazzi alcuni elementi del film a piccole o grandi esperienze che hanno vissuto o che hanno sentito raccontare.

Il risultato è stato positivo, in quanto i film e gli incontri sono stati apprezzati dalla maggior parte dei minori, i quali si sono rivelati piuttosto ricettivi anche quando si sono affrontate questioni più tecniche e inerenti alla grammatica cinematografica. Il momento più complesso dell’attività è stato il workshop sui ricordi perché si è spesso “rischiato” di far emergere vissuti dolorosi o considerati dai ragazzi come troppo intimi per essere raccontati dopo pochi incontri e quindi con una conoscenza reciproca ancora limitata.

Articoli consigliati