Genova: concluso il Missing Film Festival 2016

Il film vincitore della 26a edizione del Missing Film Festival è LA RAGAZZA DEL MONDO di Marco Danieli, la difficile storia d’amore tra una ragazza chiusa nel mondo rigoroso dei Testimoni di Geova e un ragazzo che appartiene al mondo di tutti gli altri. Come di consueto, il film vincitore verrà riproposto al pubblico del CGS CLUB AMICI DEL CINEMA di Genova giovedì 19 alle ore 21.00 e venerdì 20 alle ore 18.30 e alle ore 21.00.

Il MISSING FILM FESTIVAL – Lo schermo perduto è un progetto speciale dei C.G.S., Cinecircoli Giovanili Socioculturali realizzato dal Club Amici del Cinema con il patrocinio di MIBAC Direzione Generale per il Cinema, Regione Liguria Assessorato allo Spettacolo, Municipio II Centro Ovest, Genova Liguria Film Commission.

Il bilancio finale della manifestazione arriva quest’anno a circa 30 tra film, documentari e cortometraggi, presentati dal 25 novembre al 19 dicembre. La rassegna si conferma come luogo d’elezione in cui trovano spazio le voci più nuove del cinema italiano, a partire dai cinque film in concorso,che comprendeva, oltre al vincitore, FRAULEIN – Una fiaba d’inverno di Caterina Carone, l’incontro e l’imprevedibile amicizia tra due solitudini nell’ambiente incantato del Sud Tirolo, cui è andato il premio del pubblico; BANAT- Il viaggio di Adriano Valerio; UN POSTO SICURO di Francesco Ghiaccio, e L’UNIVERSALE di Federico Micali.
Tra le numerose iniziative che si sono affiancate al concorso ci piace ricordare il doveroso omaggio a un maestro del cinema come Jacques Tati, con la proiezione di quattro capolavori in versione originale sottotitolata recentemente restaurati: Giorno di festa, Le vacanze di Monsieur Hulot, Mon oncle e Playtime, e la retrospettiva dedicata a Gene Tierney, l’indimenticabile attrice americana protagonista di quattro film in versione originale sottotitolata restaurati da Lab80film: Il cielo può’ attendere di Ernst Lubitsch, Il fantasma e la signora Muir di Joseph L. Mankiewicz, Vertigine di Otto Preminger e Femmina folle di John M. Stahl. Tra i titoli novità, tre prime visioni per Genova: oltre a Lo and behold – il futuro è oggi di Werner Herzog, Spira mirabilis Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e Un mostro dalle mille teste di Rodrigo Plà. Quest’ultimo ha completato il breve focus dedicato al cinema sudamericano di cui facevano parte due film di Patricio Guzmán La memoria dell’acqua e Nostalgia della luce, e Neruda di Pablo Larrain. Il documentario o cinema del reale è uno dei generi cui da sempre il festival riserva spazio e attenzione; del resto, tra le iniziative organizzate ogni anno dal Cineclub, la vetrina di documentari nazionali e internazionali OVEST.Doc è tra le più vivaci e seguite. In questa sezione sono state proposte due prime visioni per Genova, L’infinita fabbrica del duomo di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, e Il fiume ha sempre ragione di Silvio Soldini, oltre a Bozzetto non troppo di Marco Bonfanti alla presenza del grande maestro dell’animazione. Tra gli extra della manifestazione, alcune proiezioni legate a iniziative specifiche: Il fiore del deserto di Sherry Hormann in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne; La legge del mercato di Stéphane Brizé e Mommy di Xavier Dolan nell’ambito del progetto ACEC – Segni di misericordia; Italiano, anch’io per l’Istituzione Musei del Mare e delle migrazioni MuMA.

Articoli consigliati