Quando la formazione diventa ispirazione: il week-end CGS a Roma

Dal 24 al 26 ottobre 2025 si è svolto a Roma il weekend di formazione promosso dall’Associazione nazionale CGS, rivolto ai giovani soci e ai dirigenti. L’iniziativa, fortemente voluta dal consiglio direttivo nazionale, ha proposto tre giornate di incontri, laboratori e riflessioni unite dallo slogan: “ISPIRAZIONI – scoprire per scegliere”.
L’obiettivo delle giornate è stato quello di offrire ai partecipanti strumenti pratici e proposte di orientamento nel panorama delle professioni legate all’arte, al cinema e al teatro, stimolando una riflessione sulle possibilità di crescita culturale e professionale.
Il weekend si è aperto con un incontro moderato dal tesoriere nazionale Gianpaolo Bellanca, che ha avuto come ospiti la giornalista Simona Ciaramitaro e, in collegamento telefonico, il collega Michele Giorgio, inviato da Gerusalemme.
L’incontro è stato introdotto dalle parole pronunciate dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Mimmo Battaglia, durante l’omelia per la festa di San Gennaro del 2025: parole forti, che hanno richiamato alla responsabilità collettiva davanti al dolore e agli orrori della guerra: “E il sangue […] divenne voce. Oggi la parola sangue ci brucia addosso. Perché il sangue è un linguaggio che tutti capiamo, e che chiede conto a tutti. Il sangue di Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina. E oggi con pudore e con fuoco dico: è il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale, accanto all’ampolla del santo.”
A partire dal testo letto, gli ospiti hanno guidato una riflessione sull’importanza delle parole nel racconto giornalistico, dove la verità si intreccia alla responsabilità e in cui il giornalista è chiamato a porre l’etica della professione come fondamento del proprio narrare. Il momento ha colpito profondamente i presenti, invitandoli a interrogarsi sul senso e sul peso delle proprie parole e su cosa significhi fare giornalismo oggi.
La giornata di sabato si è articolata in due momenti: nella prima parte si è tenuta una tavola rotonda, moderata dai consiglieri nazionali Piergiorgio Geraci e Gianmarco Toson, con cinque professionisti del cinema e del teatro – Andrea Papa (regista), Alessio Lupo (stand-up comedian), Emanuele Del Castillo (attore), Davide Vassallo (regista e fotografo), Francesco Scappini (gestore di una sala della comunità) – i quali hanno dato testimonianza di come, partendo dall’associazione, siano riusciti a fare delle loro passioni il proprio lavoro, ciascuno condividendo sfide affrontate e esperienze vissute.
Nel pomeriggio, invece, i partecipanti, divisi in gruppi, hanno preso parte ai tavoli tematici dedicati a cinema, teatro, fotografia e sale della comunità. In un clima di confronto diretto e dinamico, gli ospiti hanno offerto dimostrazioni pratiche e testimonianze vive del loro quotidiano professionale, trasformando la formazione in un vero e proprio laboratorio di esperienze.
La domenica è stata dedicata alle restituzioni finali, moderate dai consiglieri nazionali Raffaella Zoppi e Lorenzo Merlino. Attraverso il confronto in assemblea, i partecipanti hanno potuto condividere ciò che il weekend ha lasciato loro: un’immagine, un frammento di ispirazione, una parola chiave, un’idea da portare avanti nel proprio cammino personale o comunitario.
Per tutti, il weekend è stato un’esperienza arricchente e generativa: un’occasione per scoprire, lasciarsi ispirare e imparare a scegliere, con la consapevolezza che ogni scelta autentica nasce sempre dall’incontro con l’altro.
Per me, in particolare, questo è stato il primo incontro formativo a livello nazionale a cui ho partecipato, nonostante faccia parte dell’associazione da diversi anni grazie alla compagnia teatrale Volti dal Kaos del CGS Don Bosco – Villa Ranchibile di Palermo, di cui sono socia. L’esperienza è stata assolutamente positiva: mi ha permesso di conoscere persone diverse, con le quali ho scoperto di condividere idee e passioni, e l’incontro con gli ospiti mi ha offerto l’occasione di interrogarmi sulle direzioni che desidero dare alla mia vita.
In questo clima di confronto e riscoperta personale, sono risuonati ancora più forti i versi del poeta Haidar al-Ghazali, letti insieme durante la prima giornata: parole che, per me, hanno unito la riflessione artistica e quella umana, diventando un monito e una promessa di “scegliere” con cuore e responsabilità:
“I giovani liberi si sollevano nelle università
e non verrà promosso
chi non supera l’esame di umanità.”

Rosalia Taormina