“Ho bisogno di credere. È un bisogno né vivo né maturo, per la verità, un bisogno infantile di sentirmi protetto, di essere giudicato benevolmente, capito, e possibilmente perdonato”, raccontava Federico Fellini in una conversazione con il giornalista e amico Sergio Zavoli. Il “bisogno” di ricordare uno dei maggiori registi della storia del cinema, ha dato spunto all’organizzazione di un doppio evento dal titolo “Fellini tra cielo e terra. Testimonianze e studi sul Sacro in Federico Fellini”.
L’immagine che accompagna il convegno è un volto della luna, quello di Gelsomina/Giulietta, protagonista del film premio Oscar nel 1957. Gelsomina interpreta proprio quel “soffio” che vince la Forza e la Ragione, rappresentati rispettivamente da Zampanò e dal Matto. Una luna che sembra fare capolino da dietro le quinte, proprio a suggerire come in Fellini, la Scena è il luogo in cui accade la magia dell’incontro tra l’Uomo e il Mistero. In questo spazio rituale e Sacro, si affaccia il tema della Fede che prende le forme della Poesia e del Mito, a tratti clownesco e irriverente, ma sempre vivo come lo stupore di chi assiste ad uno spettacolo meraviglioso. Una Fede nascosta; eppure, presente già nel nome di battesimo di Fellini, come in una profezia. La stessa che il regista suggerisce a padre Fantuzzi al termine di una lunga conversazione citando Carl Gustav Jung: “Il sentimento religioso ci dice che l’uscita è verso l’alto”. Verso la luna, appunto.
L’evento, che si svolgerà il 5 maggio all’Università Pontificia Salesiana, prevede due momenti: uno seminariale e una serata di Gala. L’appuntamento nasce dal progetto realizzato in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini (2020) e promosso dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, a cui l’Associazione nazionale C.G.S. ha collaborato in qualità di partner.
Informazioni e programma: sito Università Pontificia Salesiana