Sampierdarena, l’altra Genova

In un lungo articolo a firma di Luciano Del Sette sul quotidiano “Il Manifesto” del 24 giugno 2017 si parla anche del CGS Club Amici del Cinema di Genova: https://ilmanifesto.it/sampierdarena-laltra-genova/.

Di seguito lo stralcio riguardante il nostro Circolo:

Non solo un cinema, ma da quarant’anni un presidio culturale e sociale. Questa, secondo il suo direttore artistico Giancarlo Giraud, è l’associazione Amici del Cinema di via Carlo Rolando, che più Sampierdarena non si può. Quarant’anni, sempre nelle parole di Arnaud, passati a fare della Settima Arte uno strumento di conoscenza, di sensibilizzazione, di diffusione delle idee. Nella Sala dell’Istituto Don Bosco, altra presenza fondamentale per il quartiere, dal 1976, sette giorni su sette, passano pellicole d’essai, prime visioni di particolare valore, classici; rassegne dedicate a registi, generi e film sconosciuti. Ogni anno, da un quarto di secolo, si svolge il Missing Film Festival/ Lo schermo perduto, in collaborazione con i Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS), che propone titoli penalizzati dalla distribuzione, o subito usciti dai circuiti. Poi il Filmbuster, cineclub dei ragazzi, organizzato insieme alla Biblioteca Internazionale De Amicis di Genova; Febbre Gialla, rassegna dei migliori gialli di stagione; Cinemàbili, festival nazionale di corti sul tema della disabilità; le proiezioni pensate per coinvolgere gli alunni delle scuole e stimolare in loro il piacere della visione sul grande schermo. Tutto questo, sottolinea Giancarlo, in un rapporto di stretta interazione con le associazioni, mettendo a fuoco lo sguardo sugli stimoli provenienti da altre voci e altre culture. Il 19 giugno è stato proiettato Noi, i Neri, di Maurizio Fantoni Minnella, girato tra Italia e Senegal da agosto 2016 a gennaio 2017. L’opera ha il suo filo conduttore nelle storie di Lamine, senegalese fuggito per motivi politici, poeta e scrittore, e di Valentine, cantante e musicista congolese. Il 22 giugno ha visto l’anteprima di Caucherías, El viaje de Roger Casement, del regista peruviano Roberto Bobbio, che ha trovato in Genova patria adottiva non solo artistica. Dalla collaborazione Amici – Teatro dell’Archivolto è nato Insieme daremo spettacolo, ciclo di film legato al cartellone del palcoscenico. Nel mese di aprile, in occasione del concerto del trombettista Alberto Mandarini con l’Orchestra Filarmonica di Sampierdarena, gli spettatori hanno viaggiato attraverso il mondo dei cosiddetti ‘Musicarelli’, film anni ’60 di cui erano protagonisti i big della canzone italiana, grazie a Nessuno ci può giudicare, documentario di Chiara Ronchini e Steve Della Casa, realizzato nel 2016. Tre anni fa ha preso il via un’altra rassegna, la Fortezza nascosta. Ogni riferimento al film del regista giapponese Akira Kurosawa è puramente non casuale, anche se il battesimo della maratona estiva da luglio a settembre si deve al luogo in cui si svolge, Villa Grimaldi. L’antica e aristocratica dimora era infatti chiamata la Fortezza per via delle sue architetture massicce e severe, prive di qualsiasi fronzolo. L’arena allestita nel verde ha riportato a Genova la tradizione del cinema all’aperto, perduta da tempo. Cinquantatré serate, oltre cinquemila spettatori, incontri e dibattiti non morettiani, cene e degustazioni a tema. Una volta di più, questo è stato reso possibile dalla sinergia tra gli Amici, i comitati di quartiere, il Municipio, l’associazionismo, il volontariato. Uniti in un messaggio trasversale che è invito a non avere paura di Sampierdarena, a non farne un luogo deprivato della sua storia e della sua identità. Dice Giraud “A ovest di Genova, rivendichiamo di essere indipendenti, marginali, legati al cinema che non si vede ma che merita di essere visto”. Rivendicazione altrettanto forte se trasposta nella vita quotidiana e nella dimensione di una città costretta un secolo fa a diventare quartiere finito ai margini; dimenticato, ignorato, per colpe non sue. Mentre meriterebbe, invece, di essere visto. E soprattutto di essere vissuto.

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