Ritorna l’appuntamento con il SAL-Fiction, tradizionale incontro formativo organizzato dalla nostra Associazione, dedicato in particolare agli operatori e agli animatori delle Sale della Comunità, ma aperto a tutti gli appassionati di cinema, nell’ambito del progetto annuale di attività a favore dei Circoli finanziato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema. Dopo le tappe del 2022 a Molfetta e del 2023 a Civitavecchia, l’edizione del 2024 sarà ospitata dal Coordinamento territoriale C.G.S. della Sardegna presso l’Istituto Salesiano “Don Bosco” a Cagliari (via Sant’Ignazio da Laconi 64), sabato 22 giugno, a partire dalle 19:15.
L’incontro avrà inizio con la presentazione del docu-film “Intro e fora – 11 storie sarde”, realizzato nel 2014 da Antonio Mannu, costruito con l’utilizzo di video interviste e immagini fotografiche raccolte nell’ambito di un progetto di ricerca sulla migrazione sarda. Racconta le storie di 11 persone, nate in Sardegna o con origini nell’isola che, per lungo tempo o periodi più brevi, hanno vissuto in paesi diversi dall’Italia. A queste persone viene data voce in prima persona, con l’obiettivo di conoscere, attraverso i loro racconti, le esperienze di chi ha lasciato l’isola, di provare il loro mutato rapporto con la terra d’origine, indagando insieme il senso d’identità (se esiste o è percepito), il modo in cui questo si esprime e si trasforma nei luoghi del mondo, su come cambia, evolve o si annulla il sentimento di appartenenza. Questa proiezione è realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale “Ogros” e si inserisce nell’ambito del progetto “Migrazioni – la Trasmissione del Senso”, che gode del sostegno della Fondazione di Sardegna, realizzato in collaborazione con la FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), dell’Istituto Etnografico della Sardegna e di altre realtà associative.
A seguire, verrà presentato il cortometraggio “Sonallus” di Tomaso Mannoni, che racconta la storia di Elio, una sorta di “liutaio di sonagli”, che dedica il suo tempo a cercare il suono giusto per dare conforto alle capre e per farle sentire a loro agio. La realizzazione del corto ha richiesto un’osservazione partecipata, con un approccio diretto votato soprattutto a raccontare la dedizione e la capacità del protagonista mentre accorda lo strumento sonoro e racconta l’importanza del suono per le capre. Secondo l’Autore, “Entrare nel suo laboratorio è stata un’esperienza di ricerca anche personale: infatti, sentire il suono, l’intensità, il timbro di un campanaccio che pian piano veniva accordato, permette di interrogarci su quanto tempo dedichiamo ad ascoltare, a sentire quel suono unico e speciale che c’è in ognuno di noi? Quanto tempo impegniamo a costruire il campanaccio della nostra vita?”. La proiezione è realizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema).
Al termine delle proiezioni, è previsto un confronto con gli Autori.