Grazie alla visione “illuminata” della professoressa Susanna Vianello e dell’operatore sociale Marco Marongiu, membri assai attivi del CGS “Cornelio Tacito” di Terni, con la riapertura dopo la pandemia, quest’ estate è stata ricca di promesse. Già da quest’inverno, infatti, le ragazze ed i ragazzi della Scuola secondaria di primo grado “De Filis” di Terni sono stati coinvolti in programmi che partono dalle attività scolastiche (un aiuto compiti offerto da un team di insegnanti volontari che cercano di garantire “assistenza” nelle varie materie oltre il consueto orario di servizio), ma che vanno ben oltre, con giochi in amicizia, attività di recitazione o artistica, sport, ma anche letture di riflessione, visioni di film, merende insieme, allo scopo di garantire una socializzazione gioiosa e creativa a questi ragazzi, dopo più di un anno di rapporti sociali quasi annullati, di amicizie via internet e di didattica a distanza.
All’interno di questi percorsi è stato accolto anche il programma di valorizzazione spirituale dei giovanissimi dell’Istituto Ruhi: un’istituzione educativa di ispirazione bahá’í, che ha la propria sede principale in Colombia, che dedica i propri sforzi alla formazione delle risorse umane per lo sviluppo spirituale, sociale e culturale della collettività (con particolare attenzione alle nuove generazioni) e che svolge azioni e ricerche sul campo, al fine di sviluppare programmi e materiali che migliorano la capacità degli individui e delle comunità di servire l’umanità.
Questo programma, di cui chi vi scrive è uno degli animatori, offre ai giovanissimi (ragazzi compresi tra gli 11 ed i 15 anni, un’ età cruciale, di passaggio dall’infanzia alla gioventù) la possibilità di creare un gruppo che si basa sul rispetto e sul sostegno reciproco, che coltiva il senso di sincerità e di giustizia e che favorisce in ogni suo membro la possibilità di sentirsi a suo agio all’interno del gruppo, senza il timore della censura: quest’ambiente consente ai ragazzi di esprimere i talenti e le caratteristiche più peculiari, ispirando il desiderio di studiare, conoscere l’universo e migliorare il mondo.
I ragazzi, in un’atmosfera gioiosa e costruttiva, leggendo storie su coetanei che vivono in ogni angolo del pianeta, attraverso specifiche attività ed esercizi, sviluppano le loro capacità linguistiche e logiche, scelgono quale sport praticare e in quali attività artistiche cimentarsi (perché anch’esse contribuiscono alla crescita dei ragazzi), fanno passeggiate insieme, vanno a cena insieme e decidono spontaneamente quale aiuto offrire alle famiglie, agli amici o al quartiere dove vivono.
Di questa costruttiva estate senz’altro meritano di essere citate alcune esperienze in particolare:
– l’escursione pomeridiana di metà luglio, a pochi chilometri da Terni, presso un agriturismo in cui lavorano con grande generosità ed abilità sia “nuovi italiani”, sia persone “diversamente abili” ed in cui i ragazzi si sono diverti in particolare nella bella piscina messa a nostra disposizione;
– le attività di cineforum presso una sala offertaci dal “Caos” in cui abbiamo potuto assistere alla proiezione di due film che hanno fatto imparare molto ai ragazzi e favorito la condivisione di riflessioni importanti, ad esempio, sulle straordinarie qualità di adattamento, di coraggio, di fantasia, di giustizia e di onestà dei giovani protagonisti;
– la gita, con il gruppo giovanissimi, organizzata alla fine di luglio alle vicine cascate delle Marmore per incontrare, insieme a me, un altro gruppo giovanissimi ed alcuni animatori provenienti da Ascoli, in modo che i giovanissimi potessero conoscersi e condividere le loro esperienze, diverse ma unite dallo stesso scopo: quello di imparare ad aiutare gli altri. La realizzazione di un significativo cartellone ha permesso di riflettere in modo più efficace, anche alla luce della citazione: “Siete stati creati per far avanzare una civiltà in continuo progresso”.
In quest’estate molti hanno offerto il proprio supporto: la prof.ssa Susanna Vianello, l’operatore sociale Marco Marongiu, il sottoscritto Duccio Penna, animatore del gruppo giovanissimi d’ispirazione bahá’í, diversi validi animatori giovani e molto giovani: Benedetta (26 anni), Marta (26 anni), Dian (18 anni), Nico (16 anni), Emma (15 anni) e Denise (14 anni).
In coda a questo articolo mi piace valorizzare anche il contributo di Emma, una ragazza che non fa più le medie (ora frequenta l’Alberghiero) e che, riconoscendo il valore di quanto avveniva, ha cucinato per i ragazzi che studiavano degli ottimi biscotti!
Il cambiamento e il progresso partono da “piccole” cose…
L’amicizia e il servizio possono cambiare il mondo!
Duccio Penna