Missing Film Festival 2024: il vincitore

Si è concluso al C.G.S. Club Amici del Cinema di Genova Sampierdarena il 33° Missing Film Festival – Lo schermo perduto con la proclamazione del vincitore di questa edizione. La giuria formata da una trentina di soci e di volontari della sala ha premiato “Anywhere Anytime” di Milad Tanghir, film di chiara ispirazione neorealista su un rider al quale rubano la bicicletta.
Il premio del pubblico va invece a “Gloria!”, l’esordio dietro la macchina da presa dell’attrice e cantautrice Margherita Vicario, che qui firma una commedia ambientata nell’Ottocento in cui la musica è centrale.

I riconoscimenti vanno quindi a un film impegnato e incentrato sull’attualità e a un’opera più leggera e in costume, selezionati all’interno di un concorso che ha visto gareggiare anche il thriller notturno “Non riattaccare” di Manfredi Lucibello, il surreale “Le proprietà dei metalli” di Antonio Bigini e il film d’animazione “La bicicletta di Bartali” di Enrico Paolantonio.
La vetrina dedicata al cinema italiano è stata arricchita fuori concorso con l’opera seconda di Francesco Costabile “Familia” e “La storia di Frank e della Nina” di Paola Randi, premio CGS Lanterna Magica alla Mostra del Cinema di Venezia 2024.
Il Missing Film Festival – Lo schermo perduto è una manifestazione dedicata al cinema giovane, indipendente e da riscoprire promossa dai C.G.S. Cinecircoli Giovanili Socioculturalicon il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, che si svolge principalmente al Club Amici del Cinema e al Centro Civico Buranello, dividendosi nelle seguenti categorie: il Concorso, il Doc, gli Omaggi e gli Extra.
Quest’anno sono stati proiettati 33 film molto diversi tra loro per temi, generi e paesi di produzione, tra opere prime e seconde del cinema italiano, documentari come “Real” di Adele Tulli, classici della storia del cinema come i cinque titoli che hanno formato la retrospettiva sul grande regista giapponese Yasujiro Ozu e lavori contemporanei provenienti da cinematografie in Italia meno diffuse, come l’iraniano “La testimone – Shahed” di Nader Sayevar e il romeno “Do Not Expect too Much from the End of the World/Non aspettarti troppo dalla fine del mondo” di Radu Jude.
Tutto ciò in un’edizione che ha visto la presenza di ben 21 ospiti, tra registi come Manfredi Lucibello, Milad Tanghir e Adele Tulli, filmmaker come Fabio Giovinazzo e Ugo Nuzzo, attrici come Nicoletta Tangheri, critici cinematografici e studiosi quali Pedro Armocida, Anna Parodi, Eric Rittatore e Marco Romagna.

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